La gestione dei rischi (anche pandemici) e la strategia aziendale

Nel 2006 il Global Risks Report, il documento annuale pubblicato dal World Economic Forum, lanciò l’allarme sui rischi legati ad una possibile pandemia e ad altri eventi sulla salute. Dal 2006 in poi il rischio pandemico è stato spesso riportato anche nelle survey dei Global Risks Report tra i rischi a maggior impatto ma quando nel 2020 la pandemia globale è divenuta realtà nessuno era realmente pronto a gestirla. Il Covid-19 ha dimostrato la necessità di un cambiamento nella pianificazione strategica dell’intera società, dalle organizzazioni governative e non, agli individui negli ambiti familiari.
In una matrice di rischio in cui si valutano i rischi analizzando il rapporto tra la probabilità di accadimento alla gravità dell’impatto, gli individui sì riescono ad individuare correttamente quei rischi maggiormente critici con gli effetti potenziali più devastanti, ma poi per loro natura erroneamente tendono a focalizzarsi principalmente su quelli a più elevata frequenza di accadimento. Occorre invece ripensare all’universo dei rischi possibili con l’obiettivo di prepararsi ai rischi a maggior impatto, in modo da trarne insegnamento da quanto accaduto, così da esser pronti ad affrontare una crisi piuttosto che rimanere paralizzati.
Occorre invece ripensare all’universo dei rischi possibili con l’obiettivo di prepararsi ai rischi a maggior impatto, in modo da trarne insegnamento da quanto accaduto, così da esser pronti ad affrontare una crisi piuttosto che rimanere paralizzati.
Per fare ciò l’attività di risk management, ovvero di gestione completa ed integrata dei rischi, deve lavorare anche in stretta connessione con la funzione Strategica dell’azienda: uno Strategy Officer oggi più che mai deve elaborare e mettere in atto delle strategie agili fortificate con stress test che vadano a considerare anche quei rischi a maggior impatto. La maggior parte delle aziende fatica infatti a colmare il divario tra lo sviluppo della strategia e la sua attuazione non riuscendo spesso a raggiungere gli obiettivi strategici a causa di una cattiva execution, spesso viziata anche dal verificarsi di determinati eventi non considerati in un mondo sempre più veloce, ibrido ed imprevedibile.
Il Covid-19 ha sensibilizzato il mondo sulla portata dei rischi attenuando inerzie e resistenze culturali che diversamente sarebbero state difficili da superare. Dobbiamo quindi fare in modo che i benefici di questa nuova percezione dei rischi non vadano persi in un tentativo resiliente di tornare indietro.