Terza età e sostegni, la soluzione per un futuro sereno

In Italia sono circa dieci milioni i nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un anziano, in Umbria circa 200mila. E in questi anni sono aumentate le famiglie con un sovraccarico di cura tra figli e genitori vulnerabili, così come emerge da un’indagine della società di consulenza Nomisma.
Venendo invece alle condizioni di salute della parte di popolazione più fragile, è invece l’Istat a scattare una fotografia con il rapporto su “Gli anziani e la loro domanda sociale e sanitaria”, pubblicato quest’anno: spesso si tratta di persone con problemi di mobilità, tant’è che l’80% se la deve vedere con almeno tre patologie croniche.
Su una popolazione di riferimento di quasi 7 milioni di over 75, oltre 2,7 milioni presentano gravi difficoltà motorie, più malattie concomitanti e compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane. Dichiarano di non ricevere nessun aiuto adeguato in relazione ai loro bisogni e alle necessità di tutti i giorni. In genere, la cura di chi non è autosufficiente viene lasciata in larga parte alle famiglie, che spesso sono gravate anche dagli oneri economici. E, mediamente, un’assistente familiare costa circa 16mila euro annui. Si calcola che ogni anno gli italiani spendono sette miliardi di euro in personale che accudisca propri cari disabili.
Secondo le proiezioni, nel 2035 gli over 65 costituiranno un terzo della popolazione nel nostro Paese, in Umbria anche qualcosa di più. Ed è evidente che i problemi legati alla perdita di autonomia dei più anziani e la mancanza di supporto, questioni che comunque possono interessare chiunque a seguito di malattia o infortunio, diventano di grande importanza. È richiesta una presa in carico di bisogni che non possono essere trascurati, in assenza di sostegno adeguato.
Non tutti hanno la fortuna di poter contare su di un nucleo familiare solido e con la capacità economica di far fronte alle necessità legate ad una situazione di non autosufficienza. Pensare al proprio futuro significa adottare iniziative capaci di dare serenità.
Ci sono comunque delle possibilità concrete di intervenire fin da subito per “proteggere” un futuro fatto di serenità. Oggi è infatti possibile colmare questo divario grazie a strumenti adatti a gestire le fasi della vita in cui si ha bisogno di appoggio e cura. Per chi desidera tutelarsi sollevando i propri familiari da eventuali spese future a seguito di un evento che provochi la propria non autosufficienza, c’è UnipolSai Autonomia Costante, una polizza di assicurazione Long Term Care (LTC) che garantisce una rendita mensile vitalizia in caso di non autosufficienza dell’Assicurato come definita nel contratto e riconosciuta dalla Compagnia.
È pensata per i giovani che ragionano a lungo termine, per i genitori che desiderano proteggere il proprio futuro e quello dei propri cari e per chi non ha il sostegno di un nucleo familiare. “Autonomia Costante” protegge in caso di una perdita di autonomia che renda impossibile, presumibilmente in modo permanente e irreversibile, svolgere autonomamente le normali funzioni quotidiane, azioni semplici come, ad esempio, spostarsi, lavarsi, vestirsi e svestirsi e alimentarsi. L’acquisto della polizza dà diritto a vantaggi fiscali, con la detrazione del 19% dei premi versati dall’Irpef, entro il limite di 1.291,14 euro/anno, e la rendita erogata è esente da imposizione fiscale. Una protezione concreta per aggiungere più serenità al domani.
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UnipolSai Assicurazioni S.p.A.
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